L'origine del Buffalo Check, Storia della Moda

Il buffalo check è un motivo a quadri che ha radici profonde nella storia della moda, diventando nel tempo un simbolo di comfort, rusticità e, più recentemente, di tendenze stilistiche.

Il Buffalo Plaid è un tessuto di grosso spessore caratterizzato da quadri di colore rosso e nero che si intersecano tra loro, da qui, infatti, deriva il nome Buffalo Check.
Pensando a questo tipo di quadri ci viene in mente subito l'America e a quel tocco rustico che le vecchie fattorie possono avere.
Infatti il Buffalo Check rappresenta un simbolo nazionale USA non ufficiale, un po' come la Apple Pie (torta di mele) o il Baseball.

Anche se è molto diffuso in America, il tessuto Buffalo nasce in Scozia, ma questo lo vedremo più avanti.

Oggigiorno il Buffalo Check è utilizzato sia nell'abbigliamento, sia nell'arredamento e, quando viene utilizzato proprio in quest'ultimo caso, crea un grande impatto grafico, un punto focale forte, specialmente con colori ad alto contrasto come il bianco e il nero.
Non solo viene utilizzato nei componenti d'arredo come cuscini o tende ma, per i più audaci, anche nelle stesse pareti con la carta da parati.
Questa fantasia, come detto sopra, ha il potere di creare immediatamente un'atmosfera rustica, country...in pieno stile farmhouse.

    

Ma veniamo alla sua origine, che è un mix tra storia e leggenda...

 

La prima ipotesi è che fu il signor Rob Roy MecGregor ad importare in America il Tartan del suo Clan dalla Scozia quando il suo nome fu dichiarato fuorilegge per 150 anni e fuggì.
Arrivato quindi in America cambiò il suo nome da MacGregor a McCluskey, Big Jock McCluskey e modificò anche il motivo del suo Tartan in quello che oggi conosciamo come Buffalo Check.
Si narra che Jock fu prima un cacciatore di taglie, poi di pelli, successivamente un cercatore d'oro ed, infine, commerciante con le Tribù dei Nativi Americani.
Proprio questo suo ultimo impiego fu importante per la storia del tessuto Buffalo poiché si racconta che Jock barattava le spesse coperte scozzesi con il disegno del suo Tartan con pelli di bufalo, da qui il nome Buffalo Plaid.
Il Tartan originale di MacGregor fu registrato alla Highland Society di Londra nel 1816 ma forse ha origini che risalgono già a metà del '700.
Questa data (1816) è molto importante per noi perché sono gli anni in cui il nostro mix tra storia e leggenda ha inizio.

 

La seconda ipotesi sulla nascita del tessuto Buffalo Check riguarda un certo signor Rich. John Rich era il figlio di un tessitore di lana arrivato in America da Liverpool a inizio '800.
Prima si insediò a Philadelphia e poi si spostò nella parte fredda e rurale della Pennsylvania, dove, nel 1830, aprì il suo primo lanificio Woolrich.      

                             
Rich cominciò a vendere i tessuti in lana, calze e coperte hai lavoratori locali con grande successo dati i rigidi inverni della Pennsylvania.
Ampliò subito il suo catalogo inserendola camicie in flanella, tessuto spesso originario del Galles del 17 secolo, la quale venne adottata dai primi immigranti europei arrivati sulla East Coast rendendo questo tessuto una sorta di divisa dei lavoratori all'aria aperta.
Solo nel 1850 nacque la prima camicia in flanella marchiata Woolrich con disegno del #buffalocheck in rosso e nero.

Questo abbinamento di colori venne scelto per farsi conoscere nel mercato e distinguersi dalla concorrenza e, si narra, che venne scelto il nome Buffalo proprio perché il designer creatore possedeva una mandria di bufali.
Questa mossa di marketing, insieme agli slogan " Fatto per la montagna" e " Morbido ed elastico ma resistente come il ferro" presenti anche nelle etichette e nelle pubblicità, funzionarono egregiamente, infatti le camicie in flanella di lana in fantasia a Buffalo check furono adottate prima dai cowboy, poi dai boscaioli ed amanti dell'aria aperta fino ad arrivare giorni nostri.
Altra azione intrapresa che rese così famosa la camicia di Woolrich e fu la felpatura, ovvero la spazzolatura meccanica che il tessuto di lana subisce così da creare un effetto lanuginoso su uno o entrambi i lati.

                         

Chissà come andarono realmente i fatti, chissà se Rich e McCluskey si incontrarono mai e chissà quale delle 2 teorie è la più veritiera.

Quello che sappiamo è che nel corso del tempo, il buffalo check ha attraversato diverse fasi. Negli anni '50 e '60, il motivo diventò un'icona della moda giovanile, soprattutto tra i giovani della cultura del rock’n’roll, che lo adottarono come simbolo di ribellione. Negli anni '90, il design tornò alla ribalta grazie alla moda grunge, con celebrità come Kurt Cobain dei Nirvana che lo indossavano frequentemente, conferendo al motivo una nuova identità, legata alla musica alternativa e allo spirito anti-establishment.

                                                 

Negli ultimi decenni, il buffalo check ha conosciuto una grande riscoperta, soprattutto grazie alla sua capacità di adattarsi alle mode stagionali. È diventato un motivo versatile, che può essere indossato sia in contesti casual, come camicie e giacche per l’autunno, sia in combinazione con capi eleganti, come abiti da donna e accessori. Ha trovato ampio spazio in casa, nelle coperte, nelle tende e nei cuscini, diventando simbolo di comfort domestico e di un'estetica rustica, spesso associata a scenari naturali e montani.

Oggi il buffalo check è riconosciuto come un classico senza tempo, un motivo che continua ad evolversi e a rimanere un elemento distintivo della moda, capace di fondere tradizione e tendenze moderne. Con il suo impatto visivo forte e la sua storia legata al mondo del lavoro, del movimento grunge e della vita all'aria aperta, il buffalo check rimane un'icona indiscussa della moda popolare.

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